Se Lei permette, signor Colonnello, sull' attenti,
ma con un tratto meno militare e più familiare, Le porgiamo il
nostro addio.
Addio, si, non arrivederci. Difficilmente le nostre strade
potranno incontrarsi nuovamente; difficilmente la sorte ci fornirá
ancora una volta l'occasione di dipendere da un Comandante
Gentiluomo quale Lei, per noi tutti si è sempre dimostrato.
Non creda signor Colonnello, d'averci mai ingannato con il Suo
fare talvolta burbero o con i rimbrotti a " ciglia arcuate e
baffi ritti ". Abbiamo sempre intravisto la luce benevola che
si sprigionava dai Suoi occhi anche tra mille saette. In cuor nostro
abbiamo sempre saputo che Lei " tifava " per noi.
Sentivamo intimamente di poter contare su di Lei. Nostro
grande premio, signor Colonnello, era un Suo " bravo ".
Nostra grande soddisfazione era sentirsi appellare da Lei "
Miei Allievi " ......
Ora che ci lasciamo, creda, ci mancherà. Chissà quanti altri
nostri predecessori Le avranno detto le stesse cose e quanti altri
Le diranno ció che noi ora stiamo tentando di dire. Non
importa! Abituati a vivere in un mondo in cui tutto si la, spesso,
alla leggera, Lei ci ha dato la misura delle responsabilità verso
di noi e verso gli altri. Grazie, signor Colonnello.
Nel ricordo che conserveremo della nostra esperienza di
allievi ufficiali, Lei rimarrà il più nostro di tutti i Comandanti
Colui che per primo guidò le nostre coscienze nel rispetto
della personalità, verso una autentica dimensione di ufficiali,
usando come mezzi il senso del Dovere, la Lealtà, l'Amor Patrio.
Questo il Suo insegnamento e questi i valori che sempre ci
uniranno spiritualmente a Lei.
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